Una casa mobile tra arte e sociale. Un luogo atipico dove non si insegnano metodi
La Casa delle Arti Sociali nasce dal desiderio di costruire legami tra persone, istituzioni e luoghi affinché possano nascere nuove progettualità. Il progetto ha visto collaborazione di formatori e realtà culturali, tra cui il MAXXI di Roma, il Master in Teatro Sociale dell’Università Europea di Roma, CO.H di Torino, Kantoratelier di Firenze, il Teatro del Buratto di Milano.
Le attività artistiche in ambito sociale sono da anni una realtà molto vitale in Italia, il proposito della Casa è mettere in rete quelle più interessanti, promuovere la formazione degli operatori e delle operatrici, ampliare il campo e farlo conoscere a coloro che potranno usufruirne (persone e istituzioni). Parliamo del campo in cui i diversi linguaggi artistici sono utilizzati in contesti sociali con l’obiettivo di operare un cambiamento là dove un disagio si manifesta.
È un luogo dove si favoriscono gli incontri tra persone, tra idee, tra sogni, tra utopie, tra progetti concreti
L’idea di “casa” non indica un unico luogo, chiuso e di proprietà di qualcuno. È una casa mobile che può esistere in molti luoghi, tanti quanti sono gli incontri, le condivisioni e le iniziative che fanno dell’arte un veicolo di trasformazione.
La Casa delle Arti Sociali è un luogo atipico dove non si insegnano metodi. È un luogo dove si favoriscono gli incontri tra persone, tra idee, tra sogni, tra utopie, tra progetti concreti. In ognuna delle città coinvolte viene presentata una specifica tematica sociale testimoniata da esperienze significative del territorio ed elaborata in un percorso di narrazione.
Tra le città coinvolte Firenze, Torino, Roma, Bari, Milano. Tra le tematiche sviluppate “violenza e altre storie del genere”, “il corpo straniero”, “addition: adolescenza, teatro e altre storie stupefacenti”, “teatro, carcere e vite sospese”, “l’arte nei contesti psichiatrici”.
Comprendere chi ho davanti
Nel Master di Teatro Sociale a Roma le docenze potevano essere pratiche e non solo teoriche. Nel 2015 le mie lezioni si chiamavano “Drammaturgia sociale”. Prometto di spiegarti bene cosa vuol dire…
Casa Arti Sociali
a cura di Michele Cavallo, Andrea Ciommiento, Cristina Barbuti
in collaborazione con MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo (Roma), Teatro Studio Uno (Roma),
Teatro Nucleo (Ferrara), Teatro del Buratto (Milano), Coop. Alice Arti Espressive (Bari), Master Teatro Sociale dell’Università Europea (Roma)
2012 — 2015